Sant'Ambrogio
Aperta in occasione di ricorrenze.
L’architettura e gli affreschi superstiti pongono alcuni interrogativi circa l’epoca della costruzione e sulla sua primitiva funzione. Le prime notizie scritte che la riguardano risalgono al 1308 definendola una chiesa di campagna. L’architettura dell’edificio e il rarissimo ciclo pittorico permettono l’ipotesi che la nascita della chiesa risalga al X sec. A questo filone artistico-culturale, che si chiama “beneventano” vanno riferiti altri episodi pittorici come quello della chiesa di S. Maria de lama, situata nel cuore del borgo medievale salernitano; delle cappelle rurali di San Vito e di Sant’Ambrogio rispettivamente nelle località di Montecorvino Pugliano e Montecorvino Rovella e della Grotta di San Michele ad Olevano sul Tusciano.
Il ciclo pittorico conservatosi nella cappella presenta le pareti laterali rivestite da decorazioni di tipo geometrico tese a riprodurre pannelli marmorei policromi, il motivo dipinto è ancora abbastanza visibile: si tratta di un rettangolo giallo nel quale s’inscrive un cerchio di colore nero con all’interno una croce di S. Andrea disegnata in bianco.
L’abside della chiesa è occupata, nella parte superiore, dalla scena della Vergine in trono con il Bambino circondata da quattro santi (Ambrogio, Protasio, Simpliciano e Gervasio)